Racconti

A Riana non importa, per il concorso 150 strade 2009 – leggilo qui (pdf scaricabile)

Riana sorride come i bambini. È così che inganna la gente, continua a dirsi Curzio.
Quando le aveva chiesto di uscire, Riana aveva accettato subito. Lui si era sentito un gran figo, uno
giusto. Ma la verità è sempre stata un’altra; Riana è uscita con lui, ma non le importava sul serio.
Tutte le persone hanno paura di qualcosa, ragiona. Ma Riana, Riana non ha paura di niente. 

 

Lupi, racconto vincitore del concorso Cavastorie – potete acquistare il libro qui. Dalla quarta di copertina:

“In un prossimo futuro, sinistre figure popolano le montagne innevate, pronte a discendere a valle per popolare di incubi i resti di un’umanità che ha smarrito il suo posto nel mondo. Lupi è il racconto che apre quest’antologia, un ‘urban fantasy’ dai sentori post apocalittici.

 

Ha sorriso – Premio Coop 4 Words 2011, non classificato, leggibile nell’Antologia Web.

<< Resta qui. >>
Lei gli sorride, bloccandosi a metà del movimento. Lo osserva da sopra una spalla, un raggio di sguardo a spuntare tra i capelli spettinati.

 

Fumo – per Secret Mind Blog, leggibile qui o su Deviantart o su Wattpad.

Sono seduti a terra, il tavolo è basso e circondato da cuscini. Lui fuma soffiando verso l’alto, come un mangiatore di fuoco. Si nasconde dietro al cappello e gli occhiali ed un ginocchio alzato a separarli.
«Sei una persona che fa pazzie, di solito?»

 

Sete – secondo classificato al concorso Piccolink 110 e Lode 2009, pubblicato per Racconti da Premio, leggibile qui o su Wattpad.

<< Come sai tutte queste cose di me? >> 
Appollaiato su un alto sgabello, immerso nella luce di miele del locale, Rico le aveva sorriso divertito. 
<< So sempre molte cose sulle persone interessanti. >>

 

Cose belle stanno per arrivare – racconto partecipante al primo contest di Natale di Itodei, non classificato. Leggibile su Deviantart o su Wattpad.

A casa mia non faccio più né albero né presepe da tanto. L’ultimo che ricordo con chiarezza è quello dai piccoli, sintetici rami bianchi che accendeva un’orribile carta da parati con le sue luci pacchiane. C’era il tuo naso contro il mio, il tuo respiro umido sulle mie labbra, le mani intrecciate tra i nostri corpi caldi.
Mi ricordo capelli lunghi che uscivano da un cappello e risate e una candela rossa palpitante su una cena approssimativa. Un Natale che mi sembrava finalmente di capire.

 

Mimi – racconto scritto per il sito “Racconti da musicassetta”, leggibile qui

C’è il sole e una brezza lieve agita appena l’erba, trasformando le colline in una gigantesca bestia addormentata dal respiro lento. La ragazza respira a ritmo di quel respiro. Se ne sta appoggiata ad un vecchio steccato in rovina , la testa abbandonata contro uno dei pochi pali ancora in piedi, le gambe allungate di fronte a sé.

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