Giudicare un libro dalla copertina: Lousy Book Covers e l’importanza dell’immagine

L’ispirazione per questo post mi è venuta grazie ad un meraviglioso Tumblr che ho scovato qualche giorno fa, su indicazione del twitter di The Guardian .
Lousy Book Covers fa proprio quello che il titolo dice: raccoglie in giro per la rete copertine di libri disgustose, sotto il motto di “solo perché puoi disegnare la copertina del tuo libro, non significa che DOVRESTI farlo”.
(ne ho anche scovato un altro, dedicato solo alla fantascienza)

Nonostante sia poco politically correct, in effetti il blog fa centro: alcune delle copertine che vi compaiono sono francamente inguardabili.
Ovviamente è comprensibile che non tutti gli scrittori abbiano le capacità o le risorse finanziarie necessarie per creare una copertina professionale: ma di fronte ad alcuni di questi esempi, credo che sarebbe meglio una semplice copertina di solo testo (a meno di non voler far colpo proprio utilizzando il fattore orrore ;P).

Inutile negare che in un momento temporale come il nostro, in cui c’è una sovrabbondanza di materiale da leggere rispetto ai lettori, anche l’occhio voglia la sua parte e sia determinante nella scelta di un libro da leggere, sia esso un e-book o un cartaceo. Proprio l’altro giorno mi sono recata in libreria per comprare un regalo e sono rimasta colpita dalle bellissime copertine di questo piccolo editore, Esperia, specializzato in saggi riguardanti il buddismo e materie simili. Sono copertine semplici ma ben disegnate, con un’ottima scelta di colori e che rimandano immediatamente all’argomento di cui tratta il libro. Questo a riprova che la copertina ha davvero un impatto importante sul consumatore.

Copertina di “La Meravigliosa Legge del Loto”, R. Causton, Editore Esperia

Per rifarvi gli occhi dopo l’orrore, vi rimando alla selezione di Lulu delle migliori copertine indie su Pinterest. Alcune sono davvero bellissime, persino migliori di quelle che vedete in libreria! 😉 E se ancora i vostri occhi sanguinano, correte su The Book Designer, che oltre ad avere una selezione di copertine bellissime vi offre anche tanti interessanti consigli (in inglese) su come disegnare una copertina fantastica!

Personalmente, per disegnare la copertina di d.flies non avevo un budget a disposizione: inoltre avevo un altro vincolo, ovvero mantenere la copertina in bianco e nero per abbassare i costi di creazione al momento della stampa. Non è sicuramente la copertina migliore dell’anno, ma è piuttosto semplice e credo che sia un gradino sopra a quelle presentate su Lousy Book Covers 😉 (purtroppo, sarebbe tutta pubblicità! XD). I font sono stati reperiti gratuitamente su siti specializzati come Dafont, e l’immagine della chitarra utilizzata è un’immagine stock liberamente utilizzabile in cambio di credit all’autore (che potete trovare regolarmente all’interno del pdf). Il resto è fotoritocco e duro sudore ;). Al momento non so ancora se pubblicherò qualcos’altro in self-publishing, ma la mia attività di fotografa ai concerti mi ha regalato un paio di immagini interessanti che starebbero bene come copertina di un mio futuro libro.
Per chi si cimenta con la grafica o vuole iniziare ad imparare qualcosa, ricordo sempre il buon software gratuito GIMP: non è all’altezza del collega professionale a pagamento Photoshop, ma assolve bene alle funzioni di base e può esservi utile per editare immagini in vista della creazione di una copertina!

Per chi di voi ha pubblicato un libro in self-publishing, come avete risolto il problema della copertina? Vi siete appoggiati ad un designer o avete fatto tutto da soli? Se avete servizi da consigliare, lasciate pure un commento qui sotto?

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