Deviantart, Clive Barker e la scrittura collettiva

Quanti di voi conoscono DeviantArt e/o hanno un account lì? Io ci sono dal 2007, e lo uso per pubblicare soprattutto racconti brevi perché mi piace la loro interfaccia.
DeviantArt è stato uno dei primi siti “social” dedicati all’arte in tutte le sue forme, dalla fotografia al disegno passando anche per la scrittura. Nonostante l’avvento del web 2.0 ed i nuovi social network, ha passato la boa dei 10 anni e continua a resistere e soprattutto continua ad essere una fucina di concorsi e nuove idee. Forse proprio in questo sta la sua capacità di rimanere a galla nel mutevole mare di internet.

Benché la lingua sia solo l’inglese, ho ritenuto interessante segnalarvi un esperimento che il sito sta portando avanti con la collaborazione di uno dei miei scrittori preferiti, Clive Barker.Per chi non lo conoscesse, Clive Barker scrive soprattutto horror, fantascienza e simili: da uno dei suoi racconti brevi è stata tratta una delle mie saghe horror preferite di sempre, Candyman. Non vi linko il suo sito perché è veramente brutto, meglio che lo seguiate su Twitter (e già che ci siete, seguite anche me, non lasciatevi scoraggiare dai miei tweet sul Visual Kei).

Quello che DeviantArt ha pensato è un progetto intitolato “Odyssey II. In cosa consiste?
Lo scrittore britannico ha iniziato con un prologo, a cui chiunque su DeviantArt poteva rispondere con un seguito (sia a livello di scrittura che di illustrazione e film/animazione) di massimo 400 parole.
Ogni settimana lo staff seleziona un capitolo tra tutti quelli pervenuti, e fornito un “prompt”, ovvero uno spunto in cui si dice cosa deve venire rivelato nel capitolo successivo e quale direzione deve prendere sommariamente la storia.  Inoltre, gli artisti sono stati invitati anche a scrivere delle poesie, che saranno selezionate per illustrare l’inizio, la fine e la metà della storia.
Quando tutto sarà finito, eventuali ricavi provenienti dalla vendita della storia e dei media collegati andranno alla Amanda Foundation, che si occupa del salvataggio di cani e gatti senza casa.

Un progetto di enorme scrittura collettiva quindi, che può contare sullo sterminato database di artisti di DeviantArt e che ha già generato un numero ingente di “deviations”, come potete vedere qui.
Un progetto che personalmente trovo molto interessante. Chissà se faremo mai qualcosa di simile in Italia, con il patrocinio di uno scrittore famoso! Voi partecipereste?

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