Esercizi di scrittura creativa: il frigorifero!

Voglio inaugurare una nuova sezione di questo sito, dedicata agli esercizi di scrittura creativa! Quando ne troverò uno di mio gradimento, lo riporterò qui. Spero in questo modo di rendere più interattivo, utile e gradito questo sito!

Ammetto di non ricordare dove ho trovato questo esercizio. Penso che sia in uno dei libri di Heather Sellers, ma non ne sono sicura! Se qualcuno ne conosce la paternità/maternità me lo faccia sapere…
Lo scopo di questo esercizio è aiutarvi a conoscere meglio i vostri stessi personaggi. Lo trovo molto semplice ed originale ma efficace, per questo ho deciso di passarvelo!
L’esercizio consiste in questo:

immaginate di essere a casa del vostro personaggio e di aprire il suo frigo. Cosa vedete?

Potrà sembrarvi stupido, ma riflettendoci sono arrivata alla conclusione che il nostro frigo può dire molto su di noi: sulle nostre abitudini alimentari e quindi sul rapporto col nostro corpo, sul nostro stile di vita, sulle nostre manie ed ossessioni…
Ovviamente potete descrivere l’interno E l’esterno del frigo. I frigoriferi che non sono parte integrante della cucina sono spesso usati come bacheche e contengono appunti, disegni, oggetti particolari come le calamite.
Se volete, potete anche allargarvi ad alimenti che di solito sono contenuti in una credenza. L’importante è focalizzarsi sulle abitudini alimentari e sulla struttura degli spazi deputati alla conservazione del cibo per renderli coerenti con il nucleo di personalità del vostro personaggio.

Per chi ha letto il mio romanzo d.flies, ecco l’esercizio applicato molto rapidamente ai personaggi più importanti del libro. Per chi non l’ha letto e per chi invece l’ha fatto, che idea vi danno questi frigoriferi? Si accordano con i rispettivi personaggi?

  • Airon: Airon ha un frigo triste, freddo, con una luce bassa e stentata, ed il poco contenuto si divide tra roba confezionata da fare al microonde e alcool  (molto alcool, ma non vino o cose raffinate, piuttosto birra o superalcolici , che la vodka va tenuta in congelatore).
  • Rendy: il frigo di Rendy sembra uscito dalla più recente edizione di un manuale di cucina – ci sono manicaretti ordinatamente disposti in contenitori professionali e belle torte di panna e frutta.
  • Nun: nel frigo di Nun non c’è molto, ma quello che c’è è cibo sano sistemato in maniera molto ordinata. Spiccano una serie di cibi biologici ed in generale di alta qualità per bambini.
  • Sada: il frigo di Sada è un gigante cromato di ultima generazione, ma evidentemente il suo proprietario non ne apprezza le funzionalità perché è quasi vuoto. Ultimamente hanno fatto la loro comparsa cibi dietetici che sono in via di scadenza, abbandonati in favore di un bel piatto da rosticceria.
  • Taira: Taira apparentemente non ha una casa, figuriamoci un frigo. Forse può permettersi uno di quei cosini microscopici da attaccare all’accendisigari della macchina, quelli che si comprano da D-mail.
Che ne pensate di questo esercizio? Vi sembra utile? Divertente? Una perdita di tempo? Fatemi sapere!
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2 comments

  1. Il mio personaggio preferito è molto schivo e non invita nessuno nella sua grotta, anche perché non è proprio del tutto sua; l’ha occupata quando si drogava, ma non si può ancora dire che abbia smesso di stravolgersi la sfera psichica, la quale non è neppure sferica del tutto. In compenso è molto psichica, tanto da non far sfigurare il personaggio in questione quando gli si dovesse attribuire l’attributo di “psichico”, ma neppure stonerebbe quello di “psicoattivo”. Il suo frigo è piccolo ma monumentale, nel suo essere necessario: contiene sostanze la cui natura è pericolosamente termo-labile, categoria vastissima che comprenderebbe persino i pesci, ma nel nostro caso coinvolge solo LSD e Mescalina. La Psylocibina no, perché la tiene in forma disidratata nella credenza, insieme al pane di cui va ghiotto (ghiotto di Psylo ovviamente). Lui pensa che il frigo sia un’invenzione che relega quella della ruota nelle retrovie delle scoperte utili, ma sa di esagerare quando lo dice perché la sua ricerca interiore ruota attorno a tutto ciò che fa ruotare l’orizzonte psichedelico che il suo sguardo incornicia. Appena si riprende gli faccio interpretare una storia…

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